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IV capitolo de La Razza Bambina

La infana raso en la itala - kvara ĉapitro

IV

Secondo i generroidi, la guerra si sfratta
beh, per forza!, ché con quella battono cassa
quei bastioni, e s’annacquano di gloria:
mentre io e te ci avviamo al dolore
il soldato mentre uccide si tira una striscia d’alloro.
I politicanti d’altropianto chiavano
ritorcendoci che tutto il mondo sfotte
la nostra nozione e non la infetta
e solo la castrata coraggiosa ci protegge:
cannuoli, bon bon e fusilli recintano
il nemico, che accapanna.
Laccherdoti, siano Caccolici, Pretestuanti
o Ebbri, o altri menzogneri,
pubblicano la propria fauce per il piano
del proprio accomodante… biscottato.
(E Dio sa che se gli Stati fan guerra,
uno fotte, l’altro è fottuto.)
(Ma il sordato, il laccherdote, lo sparlamento
fanno guerra – effigurati! - di malavoglia.
Che peccato, seppur necessario:
solo con l’odio si fa una sega all’odio.)
Portenza grande è la pulitica! -
senza di ciò ci sarebbe amico il nemico.
La ragione a ben ragione è ragionata a criteri:
il colore della pelle, lingue, religioni
sono segni ovilmente sufficienti,
ciò che ci differenzia è lo stigma.

tradukis Nicola Ruggiero


Lasta ĝisdatigo: 2021/01/09 - 23:48 - © EVA - Mauro Nervi
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